Siamo tutti degli allocchi (fraierim)?

L’ufficio di statistica, ci informa oggi che lo stipendio medio per il mese di Marzo 2017 raggiunge i 10,499 sheqel, con un incremento del 5% rispetto l’anno precedente.


Lo stesso ufficio però sottolinea che l’aumento è sopratutto dovuto al settore pubblico, mentre l’High Tech e le Telecomunicazioni hanno vissuto un calo degli stipendi medi. Nel primo quadrimestre, inoltre, il pubblico impiego a visto un aumento dei dipendenti del 2.8%. Tutto molto bello, ma lo stipendio base rimane fissato a 26sh/ora con i quali si arriva a poco più di 4000sh/mese.

In contemporanea il Ministero dell’Economia pubblica i risultati di un’indagine sui prezzi al consumo dei prodotti di igiene personale (toeletteria per usare il termine del ministero). l risultato è che i prezzi sono molto più alti che all’estero. Non ci voleva la lampada di aladino per notarlo e negli ultimi anni molti programmi televisivi ne hanno parlato. Certo il fatto che sia il Ministero a commissionare l’indagine dovrebbe farci sperare che vengano poi attuate politiche che riportino i prezzi a livelli più ragionevoli. Si sente odor di elezioni evidentemente.

Arriva poi l’OCSE (OECD in inglese) e ci comunica che le misure attuate dal Ministero delle Finanze guidato da Moshe Kahlon raccolte sotto lo slogan “Netto mishpaha” contribuiranno alla crescita del Prodotto Interno Lordo per uno 0.3% che sembra niente ma son miliardi di dollari. Che poi sia vero o meno lo sapremo o lo potremo dedurre solo tra un anno.

Intanto l’ufficio di statistica ci informa che ad Aprile il tasso d’inflazione è del 0.2% rispetto al mese precedente, per un aumento complessivo nel primo trimestre dello 0.3%. Il tasso di disoccupazione è al 4.4%

Tutto chiaro (?), tutto bello, intanto gli israeliani, che si son stancati di esser presi per fessi, comprano a man bassa da siti come aliexpress, ebay, amazon, asos e next. Le Poste israeliane ci informano che ne 2016 hanno gestito 52 milioni di pacchetti e si aspettano di arrivare a 59 per quest’anno ed i 100 milioni nel 2020.

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