Si espande la raffineria di Haifa (ma non troppo)

Il comitato per la pianificazione urbanistica di Haifa ha approvato un piano d’espansione della raffineria esistente nella zona industriale. L’azienda aveva richiesto l’autorizzazione per espandere la superfice del 20% ma il comitato ha autorizzato un’espansione del 5% corrispondente a 43 dunam aggiuntive.


Ricordiamo che una dunam è un unità di misura di origine ottomana che non avrebbe una definzione precisissima (era definita come l’area che dei buoi possono arare in una giornata) corrisponde oggi in israele a 1000 metri quadri.

l’impianto si occupa di produrre carburante da trazione, gas naturale, propilene ed altri derivati. L’autorizzazione riguarda indirettamente anche l’espansione della centrale elettrica che dovrà alimentare i nuovi impianti. Si parla di un potenza di 505 MegaWatt prodotti a una centrale a ciclo combinato (gas naturale), inizialmente per 450 MW ed in un secondo tempo espansa a 505 MW.

L’autorizzazione è stata concessa a condizione che l’impianto risultante non aumenti le emissioni rispetto a quelle odierne, risultato ottenibile tramite la chiusura e ricostruzione della parte più anziana del impianto con tecnologie più recenti a minor impatto ambientale.

Ricordiamo che sempre nella zona industriale esiste l’impianto per lo stoccaggio dell’ammoniaca che i vari comitai locali stanno cercando in tutte le maniere di far trasferire più lontano dai centri abitati, considerata l’elevata tossicià del prodotto.

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