Per effetto di un accordo tra KKL e Stato d’Israele, a breve circa 140 mila proprietari di abitazioni diventeranno proprietari anche del terreno su cui insistono.
Si dalla nascita dello stato d’Israele, migliaia di appartamenti e case singole sono state costruite su terreni di proprietà del Keren Kayemet LeIsrael (KKL) con permesso d’uso di 99 anni. Di fatto i poprietari delle case sono sempre vissuti con la spada di Damocle della scadenza che avrebbe restituito l’uso del terreno al KKL e con esso anche la proprietà stessa degli appartamenti.
Ovviamente questa situazione non era sostenibile e qualche anno fa lo stato ed il KKL hanno raggiunto un’accordo per scambiare i terreni costruiti con altri terreni in zone non edificate.
Con l’accordo di ieri sono stati definiti, finalmente, i terreni che verrano ceduti al KKL in cambio. Si tratta di circa 32 mila ettari nel Negev. ut
Nei prossimi giorni la poprietà dei terreni verrà trasferita prima alla Reshut Mikrakei Israel (l’autorità per i terreni) e da questa ai proprietari delle unità abitative e registata alla Tabo (il corrispondente israeliano del Ufficio del Catasto italiano) senza costi per i nuovi proprietari.
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