La commissione educazione della Knesset ha approvato la legge che istituisce, a partire dall’anno scolastico prossimo venturo, la supervisione sui doposcuola (zaharonim).
Ad oggi gli zaharonim erano gestiti in forma privata e non regolamentata anche quando si svolgevano presso scuole od asili pubblici. I costi variavano tra i 1000 ed i 1700 sheqel al mese e il personale non era soggetto al alcun standard minimo di formazione.
Da settembre tutto questo cambierà. I costi saranno soggetti a supervisione e non potranno superare i 935 sheqel al mese e saranno calcolati in base alle aree socioeconomiche in cui è diviso il paese potendo quindi essere ancora più economici fino ad un minimo di 335 sheqel al mese.
Il personale, inoltre, dovrà avere formazione specifica e verrà sottoposta a sorveglianza anche l’offerta di attività ed il cibo servito ai bambini.
Ulteriore novità è la definizione dei compensi minimi da versare al personale, aspetto che anche non era oggetto di regolamentazione.
La regolamentazione si sarebbe dovuta applicare anche agli zaharonim privati mettendo quindi sullo stesso piano l’offerta pubblica e quella privata ma la pressione degli operatori privati e la richiesta di due parlamentari del partito Israel Beitenu ha escluso gli operatori privati dalla regolamentazione.
Proprio ieri, infatti, una delle organizzazioni che gestisce zaharonim a Tel Aviv aveva annunciato l’intenzione di chiudere i 41 centri che gestisce perché antieconomico.
Secondo la nuova regolamentazione, infatti, senza neppure tenere in considerazione i costi di affitto dei locali, uno zaharon privato di 22 bambini andrebbe in perdita per circa 10mila sheqel l’anno se dovesse vedersi costretta ad applicare il tetto ai costi e contemporaneamente sostenere gli stipendi del personale.