Qualche ora fa il l’ufficio del Primo Ministro ha pubblicato un documento che riassume i progetti infrastrutturali per i prossimi anni. La pubblicazione è, in un certo senso, una sorpresa.
Solitamente evitiamo di addentrarci nei fatti di politica ma questa notizia vale la pena di essere riportata. La sorpresa è nel fatto che l’annuncio venga dal ufficio del Primo Ministro e non da quello del Ministero delle Finanze. Il ministero, infatti, ha istituito una commissione per definire un elenco di progetti infrastrutturali prioritari che dovrebbe presentare i propri risultati entro fine anno.
L’elenco del Primo Ministro appare quindi in sovrapposizione al lavoro della Commissione ed sembra abbia colto di sorpresa il ministero stesso.
C’è da dire, comunque, che si tratta di un riassunto dei documenti programmatici già pubblicati da molti ministeri, quindi non è del tutto una sorpresa.
Veniamo alla lista vera e propria che può essere visionata, per intero, qui e che presenta quasi 150 progetti.
Il Ministero dell’Energia presenta un elenco di nuove centrali elettriche in varie tecnologie: convenzionale (888MW), cogenerazione (287MW), eolico (457MW), fotovoltaico (600MW), idroelettrico (640MW) per un totale di quasi 1.9 GW, potenza assolutamente necessaria per la crescita del paese che già oggi arriva a consumare la quasi totalità della potenza disponibile costringendo la società elettrica ad interruzioni intenzionali per clienti industriali che siano d’accordo.
Sempre il Ministero dell’Energia ha in progetto vari lavori per quel che riguarda il trattamento delle acque reflue, nuove infrastrutture per la distribuzione dell’acqua potabile, oleodotti e infrastrutture di supporto ai giacimenti di gas.
Il Ministero della Salute prevede la costruzione di un nuovo ospedale a Be’er Sheva (inizio dei lavori previsto per il 2020) e la creazione di un reparto di riabilitazione presso quello di Poriah, l’ospedale che serve l’area di Tiberiade.
Il Ministero per la Protezione dell’ambiente ha un progetto, di cui non sono definiti tempi e costi, per la costruzione di un inceneritore ed un centro di trattamento dei rifiuti nell’area di Gerusalemme.
Un simile impianto, senza termo valorizzatore, ma con impianto per lo smistamento dei vari tipi di rifiuto e produzione di compost è pianificato presso il centro di trattamento dei rifiuti del Gush Dan che si trova a sud di Rishon LeZion all’altezza della congiunzione tra la Ayalon e la Kvish 4.
Sempre per mano del Ministero per la protezione dell’ambiente vengono allocati 360 milioni di sheqel (che dovrebbero diventare 720) alla manutenzione e preservazione delle scogliere tra Ashkelon e Hadera.
Il Ministero dell’Agricoltua prevede di costruire un nuovo mercato generale dei prodotti agricoli a Zrifin.
Il Ministero dei Trasporti elenca i lavori per la costruzione della linea verde della metropolitana leggera di Gerusalemme e quelle verde e viola di Tel Aviv alle quali si aggiunge il progetto di metropolitana leggera tra Haifa e Nazareth.
Per quel che riguarda il trasporto su gomma è programmato un intervento su 160km di strade per il miglioramento del traffico con nuove linee, ammodernamento dei semafori, corsie preferenziali e controllo degli abusi.
Due nuove corsie veloci, analoghe a quella presente sulla 1 in direzione di Tel Aviv, sono previste per il tratto della Kvish 2 (kvish hahof) tra Shfaim e Tel Aviv e sulla Ayalon (Kvish 20) tra Rishon LeZion Nord e Tel Aviv. Le corsie saranno aggiunte alle esistenti a parcheggi di scambio, simili a quello sulla 1, verranno costruiti all’inizio delle corsie veloci.
Una nuova strada di accesso a Gerusalemme (Kvish 16) è in progettato. Dovrebbe connettersi alla Kvish 1 all’altezza di Motza e, passando sotto Har Nof ed Har Yafe, raggiungere Givat Shaul.
Per la gioia dei ciclisti Telavivini, 650 milioni sono stanziati per la creazione di una rete di ciclovie in città.
Vari progetti riguardano il rinnovamento di numerosi tratti stradali in tutto il paese ed in particolar modo al nord ed al sud.
4 progetti riguardano la rete Metronit di Haifa, con l’obiettivo di estendere il servizio alle zone periferiche ed acquistare nuovi mezzi. Il budget è di circa 1.5 miliardi di sheqel.
A Lod sono previsti lavori per la rimozione dei passaggi a livello, mentre sono stanziati 250 milioni per l’aggiunta di un quarto binario ferroviario lungo l’Ayalon, il collo di bottiglia di Tel Aviv.
E’ d’obbligo sottolineare che molti dei progetti ancora non hanno un budget assegnato né sono definiti i tempi, neppure per la pubblicazione delle gare di appalto. Non è detto, quindi, che tutti vedranno la luce, ma è quanto meno un documento programmatico riguardo le intenzioni future.