La Romania, che prima dell’esplosione della seconda guerra mondiale aveva una popolazione ebraica di oltre 800 mila individui, ha approvato una legge che dal primo luglio 2017 compenserà i sopravvissuti alla Shoah (ed i loro coniugi se non hanno contratto un nuovo matrimonio nel fratempo) per circa 100 euro al mese per ogni anno di deportazione o detenzione subita.
La legge stipula che il compenso sia dovuto anche per coloro che nel frattempo hanno perduto la cittadinanza Romena o non risiedano più nel paese.
Nel 1989, al collasso della dominazione sovietica, venne emanata una legge che prevedeva la restituzione dei beni confiscati dai nazisti prima e dai sovietici poi agli originari proprietari o loro discendenti, ma è rimasta lettera morta.
Dettagli sulle compensazioni della Romania sul sito della World Jewish Restitution Organization