Ci sono agglomerati urbani dei quali è difficile distinguere i confini ed accorgersi che si passa da una municipalità all’altra. In Italia è il caso di Milano-Monza-Sesto San Giovanni, in Israele di sicuro è molto difficile distinguere quando si passa il confine tra Tel Aviv e Ramat Gan, Givatayim o Bat Yam.
Il ministro degli interni Arié Deri ha deciso che le Municipalità di Tel Aviv-Yafo e quella di Bat Yam si fonderanno e già nel 2023 (sembra lontano ma sono solo 6 anni) si procederà ad elezioni municipali uniche.
Nei 6 anni che ci separano da quella data le due municipalità inizieranno a collaborare e unificare i servizi.
Da parte della municipalità di Tel Aviv si dichiarano pronti a completare la procedura ancora più rapidamente puntando al 2018 come data finale.
Lo scopo di questa unificazione, al di la della riduzione del personale conseguente la duplicazione delle mansioni, è principalmente quella di rinforzare Bat Yam dal punto di vista socio-economico contando sulle casse ricche di Tel Aviv.
La combinazione delle due municipalità conta già oggi circa 600mila cittadini e si proietta raggiunga il milone entro il 2030. Ci sarebbe poi da aspettarsi che un’unificazione con Ramat Gan e Givataim venga discussa a beve, anche se in questo caso le città ricche sarebbero proprio queste due e non Tel Aviv e potrebbero non essere poi così interessate.
Se l’unificazione dovesse procedere senza intoppi, un altro agglomerato che potrebbe prima o poi diventare oggetto di ragionamenti simili è quello di Herzliyah-Ra’anana-Hod haSharon-Cfar Saba che assieme contano oggi circa 350mila abitanti.
Notizie simili:
- Chiuse le registrazioni per le estrazioni degli appartamenti di Mehir leMistaken
- Aumento per lo stipendio minimo dal 1 dicembre
- 700 verbali su 12mila segnalazioni. Shomrei haDerech subissata dalle segnalazioni.
- Le Hyunday i10 di AutoTel affrontano le strade di Tel Aviv
- Nuove autorità locali per il trasporto pubblico