E’ stata la notizia più letta di fine 2016, tutti pronti a potersi godere 6 domeniche feriali l’anno che sarebbero andate ad aggiungersi alle ferie annuali. Ed invece non se ne vede traccia. Perché?
Alla fine del 2016 era stata annunciata la legge che avrebbe istituito un sistema per il quale i lavoratori avrebbero potuto usufruire di una domenica feriale ogni 2 mesi. La legge aveva passato la prima lettura alla knesset e sembrava destinata ad una veloce applicazione, ma qualcosa – o meglio, qualcuno – s’è messo di traverso.
Chi? Avi Nissenkorn, segretario della Histadrut, il sindacato israeliano. Perché? Non è chiarissimo il perché. Nissenkorn ha una sua propria proposta che raggiungerebbe lo stesso risultato: ridurre la settimana lavorativa da 43 ore a 42 ore, di fatto 8 ore ogni 2 mesi, esattamente come un giorno feriale in più.
Noi, abituati alle 36/40 ore settimanali europee siamo già allibiti dalle 40/43 ore israeliane e dai pochissimi giorni di ferie garantiti ai lavoratori israeliani.
Di fatto le due proposte sono concorrenti l’una all’altra e non possono essere adottate entrambe. La legge ha il supporto dell’associazione industriali ma l’opposizione della Histadrut che vorrebbe vedere la propria proposta come quella applicata. Uno scontro politico le cui uniche vittime sono proprio i lavoratori che ne dovrebbero beneficiare.
Voi preferireste il giorno di ferie aggiuntivo o l’ora in meno di lavoro a settimana, tenendo conto che alla fin fine sono la stessa cosa?
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